Controllo di gestione

Che cos’è, come si fa, perché è importante e perché è obbligatorio

 

  1. Che cos’è?

Il controllo di gestione o direzionale è il meccanismo operativo volto a guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa, rilevando, attraverso la misurazione di appositi indicatori, lo scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti e informando di tali scostamenti gli organi responsabili, affinché possano decidere e attuare le opportune azioni correttive.

È uno strumento essenziale per individuare i settori più proficui dell’attività e per migliorare quelli meno performanti.

 

  1. Come si fa

Innanzitutto è essenziale sapere che l’attività si suddivide in 4 fasi:

    a. Pianificazione

La fase di pianificazione è il primo passo per eseguire un adeguato controllo di gestione. Consiste, infatti, nell’elaborazione e definizione delle strategie aziendali a lungo, medio e breve termine.

     b. Esecuzione

La fase di esecuzione segue quella di pianificazione e consiste nella mobilitazione e disposizione delle risorse aziendali con lo scopo di raggiungere gli obiettivi prefissati.

      c. Reporting

La fase di reporting costituisce il momento vero e proprio del controllo. Durante questa attività, infatti, avviene la verifica dei piani aziendali e l’analisi del raggiungimento degli obiettivi operativi.

       d. Valutazione

L’ultima fase, chiamata di correzione o valutazione, consiste nella revisione dei piani e dell’impiego delle risorse a disposizione dell’azienda. Scopo di questa attività è l’individuazione di nuovi obiettivi e nuove strategie di business maggiormente efficaci, al fine di garantire risultati migliori basati sull’analisi di dati concreti.

 

  1. Perché è importante il controllo di gestione?

Perché è un’attività in grado di analizzare risorse economiche e fattori produttivi, assicurando l’impiego di tali risorse nel modo più adeguato a fini di guadagno e di raggiungimento degli obiettivi operativi. Il controllo di gestione risponde a importanti esigenze interne. Infatti, all’interno di una realtà aziendale, i dati possono provenire da qualsiasi ambito produttivo. Il controllo direzionale ha lo scopo di raccogliere e analizzare questi dati, rendendoli comprensibili al fine di prendere decisioni vincenti per l’attività.

Un controllo di gestione ben eseguito è in grado non solo di ottimizzare la gestione di tutte le risorse aziendali, bensì anche di migliorare le strategie di marketing e vendita dell’attività al fine di incrementarne l’utile.

Il controllo di gestione garantisce importanti vantaggi alle aziende. Infatti, consente di:

1. Ottimizzare le risorse economiche aziendali

Il controllo di gestione permette di ottimizzare la gestione delle risorse economiche e produttive all’interno dell’azienda. Infatti, mediante l’analisi di bilancio sarà possibile definire obiettivi concreti e raggiungibili a livello di mercato, sulla base delle risorse effettive a disposizione dell’azienda. Inoltre, il controllo direzionale consente di stilare ogni anno il piano previsionale, al fine di utilizzare efficacemente le proprie risorse e ottimizzare gli obiettivi aziendali.

2. Valutare l’andamento aziendale e pianificare obiettivi operativi

Dopo aver definito il budget, il controllo gestionale prevede un’analisi comparata trimestrale riguardo agli obiettivi effettivamente raggiunti. Grazie a questa attività l’azienda potrà valutare i risultati concreti del business paragonandoli a quelli ipotizzati nel Budget. Inoltre, l’imprenditore avrà la possibilità di analizzare l’efficacia delle proprie risorse e stilare nuovi obiettivi raggiungibili – più o meno ambiziosi – sulla base delle valutazioni effettuate.

3. Evidenziare il ruolo preciso di ogni unità produttiva

Il controllo di gestione consente all’imprenditore e al team decisionale di un’azienda di avere una panoramica completa del rendimento di ogni singola unità produttiva. In questo modo sarà semplice identificare quali siano i reparti maggiormente performanti e premiarli con premi produzione. Inoltre, potranno essere modificate la gestione e l’organizzazione delle unità aziendali meno proficue al fine di incrementare il rendimento business globale.

 

  1. Perché è obbligatorio il controllo di gestione?

A partire dal 16 marzo 2019 è entrato in vigore il 2° co dell’art. 2086: “L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.

In altre parole impone agli imprenditori di installare in azienda un adeguato assetto organizzativo amministrativo e contabile e, se l’amministratore non si adegua, in caso di debiti dell’azienda, è solidalmente responsabile con il proprio patrimonio così come previsto dall’art. 2476 comma 6.

Il controllo di gestione, dunque, oltre ad essere indispensabile è obbligatorio per legge.